“Sardigna Blogging Day” il 28 aprile a Solarussa (OR)

Sardigna Blogging Day sabato 28 aprile a Solarussa a partire dalle ore 16.00 In occasione di “Sa Die de sa Sardigna”, Solarussa in Movimento organizza una giornata all’insegna della diffusione, della piazza e del dialogo. Diffusione La giornata si svolgerà nel centro storico solarussese e coinvolgerà in maniera diffusa artigiani ed artisti che vorrano esporre…

Sentirsi a casa

Sentirsi a casa. E’ quello che ho provato l’altra sera, mentre passeggiavo per le vie del quartiere Villanova.Mi sono sentito a casa. Stavo bene. L’aria, i colori, i profumi: non so che cosa sia.So solo che una parte di me è qui, su questi muri, tra questi vicoli, in queste piazze. Cagliari, Piazza San Giacomo,…

Rivestito con film

Rivestito con film. Non sto tanto male. Peggio.Sfatto come una rondella di gelatina purpurea, esausto come un olio vegetale da frittura, e irritabile come il filamento di una lampada al tungsteno, dopo una notte trascorsa a lottare contro Frotte di Asura Rinitici & Torme di Baphomet Idrorreici, ora la mattina mi appare come un algoritmo…

Due foto

Due foto. La prima foto si intitola “Flower/Picks“. La seconda foto si intitola “XO“ Le ho scattate questo pomeriggio, a casa.

Da “Il Corpo”

Da “Il Corpo”. Sono seduto su una sedia, e c’è un’infermiera che mi sorregge. Quando ti sveglierai sarà tutto finito. L’infermiera mi sorride, le sorrido anch’io, ancora stordito dagli effetti dell’anestetico. Quando ti sveglierai sarà tutto finito. Deglutisco. Strano, penso, non sento alcun dolore.    

“Piciocus” in libreria a Oristano

“Piciocus” in libreria a Oristano. “Piciocus” (Caracò edizioni) è arrivato alla terza edizione.In libreria a Oristano, il 29 marzo scorso. Con Paolo Maccioni, Silvia Sanna, Daniele Longoni, Enrico Pireddu.La foto è di Giulio Gaviano.  

Limare

Limare. Oggi non mi sento le solite rughesul visoc’è qualcosa di diversodi più esoticotipo la mappa delle ande peruviane.

Linee

Linee. A guardare certi programmi d’attualità in televisione ci si rende conto che la linea di confine tra finzione e realtà non è più una linea, è una zona grigia così ampia che persino a un esploratore munito di bussola e carte topografiche risulterebbe complicato non smarrirsi.

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