Canzoni nella testa

Canzoni nella testa. La canzone che oggi ho nella testa, da quando mi sono svegliato, è “When I Paint My Masterpiece”. Me la stavo canticchiando sull’autobus e una signora mi ha guardato storto, non so perché, forse era per via dei miei occhiali da sole.

Trenta minuti

Trenta minuti. Lui al telefono ha appena detto “ti chiamo tra una mezzorettina”.        

Il mondo in scala diatonica

Il mondo in scala diatonica. Qualche sera fa sono andato a sentire il concerto di Roberto Palmas che ha appena pubblicato un nuovo disco, intitolato VII, che non è il suo settimo disco da solista, è il quarto, perché ne ha pubblicati altri tre, così almeno dice lui. VII è un disco bellissimo, tanto bello che…

Questione di grazia

Questione di grazia. Ieri sera, Quartu, Ctm, linea 40. Babbo circaquarantenne a figlio circanovenne. – Accabbàdda de fai casinu, guarda che ti lascio da nonna. – No, lasciami da mamma. – Appu nau cittirì. – Domani mi lasci da mamma? – Domani è festa e chiediamo la grazia. – … – … – Papà. –…

Il mio preferito

Il mio preferito. Non ho mai sognato di fare il calciatore. Ma ho giocato a calcio, come quasi tutti i ragazzi della mia età. Mi piaceva giocare all’ala, più o meno. All’ala destra. Un giorno, non ricordo chi, qualcuno mi si avvicinò e mi disse che, da come mi muovevo in campo e da come…

Mi chiedevo (tre)

Mi chiedevo (tre). Sempre per il fatto che a volte mi ritrovo a pensare certe cose, ieri, per esempio, mi chiedevo che faccia hanno le persone che alle tre del mattino passano sotto casa in auto con il reggaeton suonato a palla. Che secondo me potrebbero essere le stesse persone che disegnano cazzi e scrivono…

Una band

Una band. Sto mettendo su una band, ci chiamiamo Gli Sradicati Della Piana Flessuosa.     nella foto, band    

Le luci dei lampioni

Le luci dei lampioni. L’altra notte ero in giro per strada. Faceva freddo, camminavo chiuso nel mio cappotto e nei miei pensieri, non erano pensieri profondi, adesso che ci penso forse non erano nemmeno pensieri. Com’è come non è, mi sono fermato vicino a un bar. L’insegna era spenta e la serranda sollevata a metà,…

Quel sedici marzo millenovecentosettantotto

Quel sedici marzo millenovecentosettantotto. (…) La radio sulla credenza suona un valzer. Qualche secondo, poi la musica cessa. Strani crepitii. E una voce maschile. “Gentili ascoltatori, siete collegati con la redazione del GR2. Interrompiamo le trasmissioni per una drammatica notizia che ha dell’incredibile: il presidente della Democrazia Cristiana, l’onorevole Aldo Moro, è stato rapito poco…

Mi chiedevo (due)

Mi chiedevo (due). A volte mi ritrovo a pensare certe cose. Ieri, per esempio, mi chiedevo che faccia hanno le persone che scrivono Troia sulle pareti degli ascensori. Che secondo me non sono le stesse persone che disegnano i cazzi.        

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