Capperi e acciughe

Capperi e acciughe.

Mi sembra di aver sognato un sogno che più che un sogno mi sembra fosse un sogno al quadrato, un sogno nel sogno o qualcosa del genere, e in questo sogno al quadrato c’eravamo io e i Beatles in sala d’incisione. L’ambiente era sereno, mi sembra ci fossero dei grandi vassoi di frutta sui tavolini, alcuni tappeti persiani stesi sul pavimento e ogni tanto passava un signore anziano che versava del tè dentro enormi tazze colorate, porgendocele come se fossero proprio delle enormi tazze da tè. I Beatles erano simpatici e molto alla mano, in particolare George Harrison, che a un certo punto si è avvicinato e mi ha spiegato gli accordi di Golden Slumbers. Era una progressione complicata, non troppo complicata, complicata al punto giusto. Poi comunque abbiamo iniziato a provare e tutto il resto e sono state sufficienti tre versioni del brano, ma già la seconda era venuta bene, secondo me. Mi sembra di averlo anche detto al produttore, che mi ha guardato e non ha fatto commenti. Una volta terminata la sessione di prove, siamo andati a mangiare una pizza a Calamosca. I Beatles hanno preso una ridotta capperi e acciughe.

 

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