Vendemmiare

Vendemmiare.

Interno notte. Camera da letto. Ore 01.22.

– Che cosa c’è?
– Non riesco a prender sonno.
– Perché?
– Niente.
Niente non è una risposta.
Perché non è una domanda.
– …
– …
– Che cosa c’è?
– Niente. Malumore.
– Uhm. Malumore e basta.
– Malumore. E basta.
– Prova a dormire. Riposare fa bene. Riconcilia con la vita. Con la parte migliore di noi.
– La parte migliore di noi?
Tutti hanno una parte migliore.
– Ma ne sei sicuro?
– Sicurissimo.
– Non ti seguo. Fammi un esempio, ti prego.
– Hai presente un grappolo d’uva? Bene, in un grappolo ci sono gli acini aspri e gli acini dolci. Gli acini dolci sono la parte migliore.
– …
– …
– E questo sarebbe un esempio?
– Direi di sì.
– Scusa, ma è un esempio del cazzo.
– Allora arrangiati. Buonanotte.
– Sì, per forza m’arrangio. Ti dico che sono di malumore. E tu che fai? Mi parli di grappoli d’uva?
– Non è colpa mia, se non capisci. Buonanotte.
– Ah, ora è colpa mia.
– Sì, sei tu che non capisci.
– Aiutami a capire, allora.
– No, guarda, lascia perdere.
– Ah, ecco. Adesso dovrei pure lasciar perdere?
– Sì. Lascia perdere.
– E perché dovrei lasciar perdere?
– Perché non ne ho voglia.
– …
– …
– Gli acini dolci. Ma dài.
– Ho detto buonanotte.

 

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