Schiacciamenti

Schiacciamenti.

L’altra mattina, mentre camminavo soprappensiero e il vento fresco mi gelava il naso, ho schiacciato una merda di cane. Era una merda grossa. Non saprei dire del cane, forse era grosso anche lui, non l’ho visto. Non ho visto neanche la merda. L’avessi vista, non l’avrei schiacciata. Mi sarei risparmiato il lavoro di tirarla via dalle scarpe, un paio di polacche con la suola carrarmato. Non esiste suola peggiore della suola carrarmato: la merda si infila dappertutto. Va’ a levarla, un disastro. Una cosa che non ci si crede, quanta merda può raccogliere una scarpa carrarmato. Un tizio si è fermato a guardarmi mentre strofinavo la suola sul bordo del marciapiede. Cos’hai da guardare, gli ho detto, si vede che non hai mai schiacciato una merda, altrimenti non staresti lì a guardare. Al che si è voltato e se n’è andato. Forse si è sentito offeso, non lo so. Poi mi sono stancato di tirar via la merda dalla suola e ho ripreso a camminare. Mi sono messo a contare le merde di cane. Ne ho contato quarantatré. Una sembrava la Torre Eiffel. Ma senza turisti. E mi è venuto da chiedermi Ma questi cani di oggi, questi cani che i padroni gli lasciano fare la merda sui marciapiedi, che cosa mangiano?

foto

nella foto, senza carrarmato

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