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Quaderni del coprifuoco (3)

Quaderni del coprifuoco (3). Arturo adora la pioggia. La considera una sorta di compensazione benefica della prostrazione spirituale che di tanto in tanto lo tormenta. Quando piove, è quasi di buon’umore. Nel suo sguardo riesco perfino a intravvedere un po’ di sincerità e di sentimento. Senza esagerare, sia chiaro. Arturo non è mai sincero, nemmeno…

Quaderni del coprifuoco (2)

Quaderni del coprifuoco (2). A dispetto dell’umidità notturna, poco dopo le ventitré Arturo si è alzato dal divano, ha preso il sassofono e ha iniziato a soffiarci dentro. Venivano fuori note sbilenche e presuntuose. Marcel Proust osservava con le zampe distese e il muso appoggiato sul pavimento. Il suo orecchio destro sembrava mostrare interesse per…

Quaderni del coprifuoco (1)

Quaderni del coprifuoco (1). Ieri, poco dopo le ventidue, mi sono affacciato al balcone, ho alzato la testa in direzione della Cintura di Orione e ho ascoltato il silenzio nell’aria, ondeggiante come una sagoma di gelatina. Quel silenzio mi parlava. In quale lingua, però, non saprei. Un istante dopo si è avvicinato Marcel Proust, il cane…

Voce del verbo abbarbagliare

Voce del verbo abbarbagliare.  Sono salito sulla sommità di un campanile. Da lassù ho visto la bontà, sparsa sui tetti delle case. Quanta bontà, ho pensato, occorrerà reclutare migliaia di spalatori, per spalare tutta quella bontà. Ovunque voltassi lo sguardo, la bontà sovrastava la città. C’era perfino della bontà che svolazzava a mezza altezza. Bontà…

Chissà se va

Chissà se va. Sono andato in cucina e sul guscio di una noce di cocco ho visto il volto di una scimmia del Borneo. Ho fatto finta di nulla. Sul tavolo c’era una macchia di caffè e ho visto la proboscide di un elefante. Ho fatto finta di nulla. Sul lavello c’erano delle goccioline d’acqua…

Da dietro i vetri

Da dietro i vetri. Questa mattina mi sono affacciato al balcone e mentre seguivo con lo sguardo il volo di una cornacchia mi è sembrato di vedere il presidente della Repubblica che mi guardava da dietro i vetri di una finestra, all’ultimo piano del palazzo di fronte. Mi sono un po’ preoccupato, sulla terrazza all’ultimo…

Io no (4)

Io no (4). Il cielo è senza nuvole, io no.  

Cirri di malumori

Cirri di malumori. Mentre aspetto l’autobus e guardo le facce della gente e provo a immaginare ciò che passa per loro teste, mi sembra di scorgere tanti di quei malumori e di quei pensieri amari e infestanti che se qualcuno si prendesse la briga di raccoglierli e di tenerli insieme o di legarli con uno spago…

Alterazioni

Alterazioni. L’altra sera era pieno di nuvole che cercavano di alterare l’anima della città, mi sembra.        

L’uomo che allontanava le nuvole con un sorriso

L’uomo che allontanava le nuvole con un sorriso. Sono passati trentadue anni, da quel ventotto maggio. Non dico che sembri ieri, ma insomma. È che alcuni ricordi hanno un modo di procedere tutto loro. A volte basta un soffio di vento, o un suono ovattato, per recuperarne l’immagine, intatta e nitida. Ora che ci ripenso,…

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