La ballata delle palle

La ballata delle palle. Girano Le palle girano Gira, no Gira, no Giran sì Frullano Le palle frullano Frulla, no Frulla, no Frullan sì Zompano Le palle zompano Zompa, no Zompa, no Zompan sì Scivola lo scialle Giù nel fondovalle Sto col guardaspalle Guardo le farfalle Prillano Le palle prillano Prilla, no Prilla, no Prillan…

Sicché

Sicché. Mi piacciono, certe stranezze. Mi piacciono talmente tanto che a volte mi sento persino un po’ a disagio. Per dirne una, mi piacciono gli anziani che usano il termine Sicché. Mi capita di incontrarne parecchi, di anziani, sull’autobus. Io quando sento un anziano dire Sicché, mi viene voglia di battere le mani. Mi viene…

Il pelo nell’uovo più antico del Mediterraneo

Il pelo nell’uovo più antico del Mediterraneo. I meloni e i vitigni plurimillenari sono niente. Ogni giorno che passa, i siti archeologici della Sardegna regalano nuove sorprese e tesori insperati. Tra ieri e oggi si contano almeno altre tre scoperte, ora all’attenzione della comunità scientifica. A Santa Gilla, vicino a un supermercato, dentro una confezione…

Ogni cosa che volevi fare

Ogni cosa che volevi fare. “Ty aveva ideato il sistema iniziale, l’Unified Operating System, che combinava tutte le cose on line fino ad allora rimaste divise e abborracciate: profili di utenti dei social media, i loro metodi di pagamento, le loro varie password, i loro account email, username, preferenze, fino all’ultimo strumento e manifestazione d’interesse….

Gente morta

Gente morta. Sto pensando a un cambiamento radicale delle mie abitudini di lettore di romanzi. Sto pensando che forse dovrei leggere soprattutto libri di gente morta.    nella foto: libri, liquore, Valdo        

Fintantoché

Fintantoché. La mia personale teoria evolutiva sostiene che gli esseri umani non potranno definirsi consapevolmente liberi e felici fintantoché i loro piedi non raggiungeranno i sessanta centimetri di lunghezza.   nella foto, sassi    

Dialoghi sulla telefonia mobile

Dialoghi sulla telefonia mobile. Lavori in corso sulla strada davanti al porto. L’autobus procede a singhiozzo. Due donne ultrasettantenni, sedute una di fronte all’altra, osservano dai finestrini la monotonia del traffico. – Tocca tocca, Serafina, mi sa che scendo alla prossima. – Eia. – Si bieus crasi. – Eia. – Ti telefono alle nove e…

Non era un dejà vu ma una canzone di Roberto Carlos

Non era un dejà vu ma una canzone di Roberto Carlos. Ieri pomeriggio avevo intenzione di scrivere anch’io qualcosa di stuzzicante sull’elezione del nuovo capo dello Stato, poi però veniva giù una pioggia triste, molto triste, e allora è successo che mentre pensavo a che cosa avevo in mente di scrivere, sono andato alla finestra…

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