L’estate indimenticabile

L’estate indimenticabile. Avevo davanti un rustico vassoio da un metro e mezzo ricolmo di spaghetti polemici all’astice e di lato un caustico lavamano di cozze migranti al sugo e un calice agrituristico da quarantacinque cc di vino rosso sierologico e il mare al tramonto su una tipica spiaggia distanziale e antisocialista e l’acqua pura e…

Le cause del disastro

Le cause del disastro. Mi è venuto in mente che qualche giorno fa, in un bar, ho sentito una donna dall’accento lombardo che parlava con un uomo dall’accento cagliaritano e la donna stava raccontando qualcosa circa la crisi economica nel nord Italia e, a un certo punto, lui l’ha interrotta e le ha detto molto…

L’invenzione della pizza

L’invenzione della pizza. Il cannonau è il vino più antico del mondo, i nuragici erano enologi di bianchi, Cristoforo Colombo era di Sanluri, Juan Perón di Mamoiada e un giorno o l’altro qualcuno racconterà finalmente la storia dei Giganti di Mont’e Prama che hanno inventato la pizza ai quattro formaggi.

Malibù

Malibù. Forse erano perfino bei tempi, l’età già adulta ma con residui di immaturità impenitente, quei pomeriggi d’estate che le ore passavano lente e svogliate, e mi ricordo che un giorno d’agosto qualcuno domandò: Dove andiamo stasera? E qualcun altro rispose: Al Malibù. Di rimando, canticchiando, l’altro fece: Malibù, Malibù, ponirì unu diru in cu’.

Skyline

Skyline. La mia impressione è che il bruco mela rovini lo skyline dei caddozzoni che rovinano lo skyline del labirinto del cavalluccio marino che rovina lo skyline del Lido che rovina lo skyline del ripascimento che rovina lo skyline del Poetto.

Quel giorno lì

Quel giorno lì. Io, quel giorno lì di quarant’anni fa, che sembrava un giorno d’estate come gli altri, una mattina qualsiasi, avevo quasi diciott’anni. Quel giorno lì, non ricordo come o da chi appresi la notizia. Forse dalla radio, forse dalla tv. Quel giorno lì, mi ricordo bene dove e cosa. Mi ricordo che ero a casa….

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