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Poesia pessimista

Poesia pessimista. Pelo di barba Che cresci a fare Se un giorno o l’altro Ti dovrò tagliare?

Sempre la quarta

Sempre la quarta. Qualche anno fa non era andata male. Così, oggi, ci ho riprovato. Quando mi sono alzato, la prima cosa che ho pensato è stata “Non vale la pena di incazzarsi”. Infatti, dopo che mi sono alzato, mi sono affacciato alla finestra a guardare com’era la realtà e la seconda cosa che ho…

Quattr’occhi

Quattr’occhi. Mi sono preso da parte e mi sono fatto un bel discorso a quattr’occhi, mi sono detto le cose che c’erano da dire, senza tanti giri di parole, me le sono proprio cantate.Dopo, mi sono sentito un rompipalle, di quelli anziani, bolliti, petulanti e fastidiosi. E mi sono mandato affanculo.

Si torna

Si torna. Come accadeva un tempo nelle polemiche tra platonici e aristotelici, finalmente nel mondo dell’arte si torna a discutere e a dibattere. – Mi stai sul cazzo. – E tu sei uno stronzo.

Precisazioni

Precisazioni. Al parco in città. Il ragazzino, avrà dieci anni, più o meno, si avvicina alla mamma seduta su una panchina e le dice “Sei bella”. Lei fa spallucce, una smorfia. Lui la guarda più attentamente e precisa “Eh, non fai schifo, ma non sei certo la più bella del mondo”.

Campeggiare

Campeggiare. Mi sono ricordato di quell’estate che con gli amici eravamo in campeggio, campeggio libero in una spiaggia deserta a Villasimius, era il 4 agosto 1978, il giorno in cui Sara Simeoni aveva stabilito il record del mondo di salto in alto con un salto di due metri e un centimetro, e mi ricordo che…

Sirene #3

Sirene #3. Cagliari, esterno, giorno.Nel pigro e timido viavai di metà mattina, in via Roma risuona potente la sirena di una maestosa nave da crociera che si appresta ad attraccare in porto. Il suono squarcia l’aria, sovrasta ogni altro rumore, l’eco rimbalza sulle volte dei portici e sulle facciate dei palazzi. Un istante dopo, altrettanto…

Note sommarie (1)

Note sommarie (1). Ho appena scoperto che ho l’età per fare il nonno vigile.Farei domanda solo per rompere i coglioni agli automobilisti.

Sincerità

Sincerità. Mi è venuta in mente quella volta che, mentre mi aggiravo tra i corridoi del Consiglio Regionale per realizzare un servizio giornalistico sulla sconfitta elettorale della DC, mi avvicinai a un esponente di spicco del partito e gli chiesi “Be’, come l’avete presa?”. Lui mi guardò, fece un sorriso e mi disse “In culo”.

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