Morti Riconoscenti

Morti Riconoscenti.

A sentire la gente ripetere cose trite e ritrite, proprio dette e ridette, un po’ mi si sgonfiano le palle.

Tanto per fare un esempio. La gente che parla sempre delle stesse cose, degli stessi argomenti.

La zona franca in Sardegna.
Lo sviluppo delle zone interne.
Il turismo sostenibile.
La politica dal basso.
La lotta all’abusivismo edilizio.
Il calcio pulito.
La commedia all’italiana.

Tanto per fare un altro esempio.

È ormai da qualche anno, forse dal novantotto, o forse dal duemilaquattro, non ricordo bene, che, quando arrivano i giorni dedicati al ricordo dei defunti, la gente inizia a ripetere cose trite e ritrite, proprio dette e ridette. Una delle cose che sento ripetere dal novantotto, o forse dal duemilaquattro, non ricordo bene, è che sarebbe ora di finirla con Halloween e tutto il resto, dolcetti, scherzetti, zucche, maghe e diavoletti, sarebbe ora di finirla ché non son cose che fanno parte della nostra tradizione.

Io sono d’accordo. Totalmente d’accordo. Halloween e tutto il resto, sarebbe ora di finirla, ché non son cose che fanno parte della nostra tradizione. Dirò di più, addirittura mi intristiscono, tutte queste cose di Halloween. Magari io non faccio testo, ché mi intristisco pure a Carnevale, figurarsi ad Halloween. Però, tristezza a parte, sono d’accordo.

Il fatto è che a sentirla, ogni anno, a sentire la gente ripetere che Halloween e tutto il resto non son cose che fanno parte della nostra tradizione, un po’ mi si sgonfiano le palle.
Sono cose trite e ritrite, proprio dette e ridette, ecco.

Però, pazienza. Di cose trite e ritrite ne sentiamo tante, ogni giorno. Mica Halloween è ogni giorno.
E comunque.

Giusto per restare in tema, a me di queste feste dei defunti piace solo il pensiero dei morti riconoscenti. Quelli che magari tu pensi a loro, in un giorno qualsiasi, non perché è la loro festa, che poi dire festa pare brutto, non che si offendano, i morti, anzi, secondo me vien loro da ridere, a pensare che noi siamo qui a festeggiare, però ci son quei morti che tu quando stai lì a pensarci, in un giorno qualsiasi, a mio parere ti dicono persino grazie per aver pensato a loro.
Riconoscenti, appunto.

Quando muoio devo ricordarmi di andare a trovare Jimi Hendrix. Ci sono due o tre cose che ancora non mi sono chiare.
E Jerry, ovvio.

 

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