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Quaderni del coprifuoco (3)

Quaderni del coprifuoco (3). Arturo adora la pioggia. La considera una sorta di compensazione benefica della prostrazione spirituale che di tanto in tanto lo tormenta. Quando piove, è quasi di buon’umore. Nel suo sguardo riesco perfino a intravvedere un po’ di sincerità e di sentimento. Senza esagerare, sia chiaro. Arturo non è mai sincero, nemmeno…

Quaderni del coprifuoco (2)

Quaderni del coprifuoco (2). A dispetto dell’umidità notturna, poco dopo le ventitré Arturo si è alzato dal divano, ha preso il sassofono e ha iniziato a soffiarci dentro. Venivano fuori note sbilenche e presuntuose. Marcel Proust osservava con le zampe distese e il muso appoggiato sul pavimento. Il suo orecchio destro sembrava mostrare interesse per…

Quaderni del coprifuoco (1)

Quaderni del coprifuoco (1). Ieri, poco dopo le ventidue, mi sono affacciato al balcone, ho alzato la testa in direzione della Cintura di Orione e ho ascoltato il silenzio nell’aria, ondeggiante come una sagoma di gelatina. Quel silenzio mi parlava. In quale lingua, però, non saprei. Un istante dopo si è avvicinato Marcel Proust, il cane…

Proprio pieni

Proprio pieni. L’altra notte c’era la luna piena. Mi sono affacciato e l’ho guardata. Era proprio piena. Credo che anche la luna sia rimasta lì a guardarmi. Ero proprio pieno. Per almeno cinque minuti ci siamo guardati in silenzio, entrambi proprio pieni. Poi ci siamo rotti i coglioni e abbiamo smesso.

Al massimo

Al massimo. Ieri ho visto una ragazza che indossava una maglietta con su scritto SONO PAZZA DI ME. Ci ho pensato un po’ e mi sono detto che non riuscirei a indossarla, una maglietta con su scritto che sono pazzo di me. Lo riterrei un eccesso di autostima. Non riuscirei a indossare nemmeno una maglietta…

La goffaggine delle creature

La goffaggine delle creature. “Stravaccato seminudo sulla poltrona, la barba lunga, i capelli arruffati e le mani tremolanti, nell’epicentro di un vero e proprio marasma alcolico Ovidio Diovisalvi dichiarò con una certa solennità i propri dubbi. E disse: – Amici! Compagni! Amiche! Compagne! Mi associo ai vostri Mah! e mi unisco carnalmente ai Mah! di…

Nel cielo nerissimo

Nel cielo nerissimo. L’altra notte sono uscito in balcone a fumare e mi sono messo a guardare le stelle. Nel cielo nerissimo luccicavano le tre stelle della Cintura di Orione. Sono rimasto a guardarle per un po’, mi sembravano le più luccicanti tra tutte le altre intorno. Mi sono chiesto quanto fossero lontane e a che velocità…

Cose che ho pensato (trentasei)

Cose che ho pensato (trentasei). 201. Una volta ho pensato di essere il nipote di Jean Gabin. Una mattina ero partito per Parigi, volevo andare a visitare la tomba dello zio Jean. Poi, una volta arrivato a Parigi, avevo cercato qualcuno che mi indicasse il cimitero dov’era sepolto. Al Père-Lachaise avevo incontrato una signora anziana,…

Cose che ho pensato (sedici)

Cose che ho pensato (sedici). 91. Una volta ho pensato di essere una lettiera per gatti. 92. Una volta ho pensato di urlare “Abbasso gli urbanisti!”. Ero a un convegno di urbanisti. Avevano tutti la faccia da urbanisti, e la cosa mi stava infastidendo. 93. Una volta ho pensato di avere il piede destro più…

La notte bianca digitale

La notte bianca digitale. La notte bianca digitale è quella notte che ogni notte dell’anno dovrebbe essere così. E se non ogni notte, una notte sì e una notte no. Ma andrebbe bene anche una notte sì e tre notti no. Oppure una notte ogni settimana. La notte bianca digitale è quella notte che ogni…

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