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Il suono delle parole

Il suono delle parole. Se conoscessi le lingue straniere, non tutte, almeno il russo o questa lingua slava che parlano i due che mi stanno di fronte, seduti al tavolino, lei che con voce stridula sembra accusare lui di qualcosa, chissà cosa, e lui zitto e a capo chino, lei che da più di venti…

Nessun vezzo

Nessun vezzo. A un certo punto lei si è alzata e ha spalancato la finestra. Fuori faceva caldo. Lui era seduto lontano, aveva ancora gli occhiali da sole, nessun vezzo da farsi perdonare.– Perché? – le ha chiesto.Lei ha sollevato appena le spalle.– Rancore – ha detto.– Rancore?– Sì. Rancore.Poi ha fatto una pausa e…

In modo approssimativo

In modo approssimativo. Cagliari, mattina, lungomare del porto.Una coppia come tante, lui e lei, sulla ventina o poco più, camminano tenendosi per mano, si sorridono.A un certo punto lei si ferma, si solleva la maglia e mostra la pancia al ragazzo.– Dimmi la verità: sono molto grassa?Lui la guarda con un’espressione neutra.– Sei obesa –…

Ballare insieme

Ballare insieme. Pomeriggio al bar. Lei e lui sono seduti al tavolino, sorseggiano un caffè. – Ci raggiunge Diego – dice lui dopo aver dato uno sguardo al telefonino. – Chiii? – dice lei. – Diego. Te lo ricordi? Una volta siamo andati a ballare insieme. – E chi cazzo se lo ricorda. – Va be’, comunque sta arrivando. – Quandooo?– Tra…

Qualche foto del cielo

Qualche foto del cielo. Questa mattina mi è successa una cosa stranissima mentre armeggiavo con dei cavetti di connessione che mi sembrava non servissero a niente, non andavano da nessuna parte, né riuscivo a immaginare a quale scopo potessero essere serviti in passato, l’unica cosa certa è che se ne stavano lì, appesi tra un…

Stai parlando con me?

Stai parlando con me? Cagliari, spiaggia del Poetto, pomeriggio inoltrato. Il chiosco si è svuotato lentamente. Fino a pochi istanti prima, complice un breve temporale, era affollato di bagnanti in cerca di riparo. Ora ci sono soltanto una ragazza che pulisce i tavolini e un signore di mezza età, seduto su una sdraio.  – Aveva…

Viva voce

Viva voce. Cagliari, autobus, linea 5. Sedili posteriori, telefonata in viva voce. Lei accavalla le gambe e si accarezza i capelli biondo platino. Il tono di lui giunge nitido e stentoreo a tutti i passeggeri.   – O lilla, ma devi passare?  – Boh, sono sul pullman. – Inza’? Passi? – Uhm. E quando? – Adesso….

Stemperate

Stemperate. Mi sono ricordato di quella volta che un mio amico mi aveva detto che le matite stemperate secondo lui sembrava che volessero comunicargli qualcosa, come se fossero portatrici di un qualche messaggio che però lui non riusciva a tradurre. Mi è venuto in mente che poi non so come sia andata a finire, tra…

L’intenditore

L’intenditore. Sassari, piazza Fiume, al tramonto. Lui parla al telefono e mentre parla cammina compiendo ogni tanto dei mezzi giri intorno a se stesso. – E quindi?… Bene… E invitala a cena, no? Cosa c’hai da mangiare a casa? Insalata ne mangia?… E formaggio?… Niente? Eh, sono complicate le donne, già lo sai… Ascolta me,…

Hamburger

Hamburger. Se ho sentito bene, purtroppo non mi posso avvicinare più di tanto, lui con un tono un po’ spazientito le avrebbe detto “Ma perché non hai sceso gli hamburger dal freezer?”.  

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