La nostra generazione di padri.
“La nostra generazione di padri è più pericolosamente simile ai figli, perfino nei vestiti, nei gusti musicali e nel linguaggio. Incapaci di autocontrollo, i padri devono soddisfare un’emotività insaziabile. Così rimangono adolescenti, ostentando le loro debolezze senza più pudore”.
[Edoardo Albinati – intervista a ilmiolibro.it, 11/02/2012]
4 Comments
ninni
19 Marzo 2013 at 20:02La gravità sta nella somiglianza dei padri coi figli, forse perchè i genitori hanno a loro volta genitori che li fanno sentire ancora adolescenti.Un bambino fà cose da bambino, ragiona da bambino ha responsabilità da bambino ed è bene così. Un bambino “delega” al genitore, non è in grado di assumere decisioni. Ha solo domande. I sentimenti, quelli veri: sarebbe bene che ognuno sia capace di esternarli senza pudore. Il termine ostentazione poco si addice.
Gianni
19 Marzo 2013 at 21:56Grazie Ninni.
Apprezzo molto il tuo pensiero.
Buon 19 marzo! 🙂
Anonimo
20 Marzo 2013 at 10:39perche’ i padri essendo uomini… come tali hanno paura di invecchiare –vogliono essere amici dei figli(sbagliato )…si atteggiano percio’ ai loro fanciullini<
non paRLIAMO POI DELLE MADRI …
a ciascuno il suo ruolo vivaddio…
Gianni
20 Marzo 2013 at 15:53Non parliamo delle madri, no.