Carteggi (18)

Carteggi (18).

Ciao,
l’altra sera ho incontrato una nuova cliente, una settantenne con i capelli cotonati, tacchi alti e grandi orecchini quadrati. Ma lo sa che il suo cognome è davvero strano?, mi ha detto. Sì, me lo dicono tutti, gli ho risposto. Lei ha fatto un gesto così con la mano. Mi ha detto che comunque non aveva tempo da perdere. È in grado di fare il lavoro, se la sente? Le ho detto sì, me la sento. Si tratta di riprodurre, olio su tela, formato tre metri per uno virgola cinquanta, otto dipinti di Raffaello, tra cui La Madonna del Cardellino, Il Ritratto di Agnolo Doni, Lo Sposalizio della Vergine e Il Ritratto di Papa Giulio II. I quadri finiranno appesi alle pareti di un albergo. Miss Cotonata lo ha sottolineato accompagnando la frase con un sorriso inutile. Poi mi ha dato un assegno, un anticipo sostanzioso; il resto alla consegna, tra due mesi. Vitto e alloggio sono tutte a mie spese, ha aggiunto. E se n’è andata lasciandomi in compagnia di due tizi spuntati all’improvviso, sicuramente due gemelli, forse due ex pugili, il cranio rasato, un filo di barba, occhiali scuri e diamante all’orecchio. Mi hanno caricato su un fuoristrada e portato in un villaggio turistico disabitato, distante cinquanta chilometri dalla città. Con l’affabilità di una tribù di tagliatori di teste, i Gemelli Boxeur mi hanno mostrato l’alloggio, un villino di settanta metri quadri su una collinetta davanti al mare, mi hanno affidato la custodia di Pippo, un bastardino di due anni, molto peloso e molto scodinzolante, consegnato le chiavi e augurato buona permanenza. Dopodiché se ne sono andati senza nemmeno salutare.
Mi è venuta voglia di lasciare perdere, di incassare l’assegno e tagliare la corda. Ma ho come l’impressione che Miss Cotonata non gradirebbe affatto. E i Gemelli Boxeur hanno l’aria da veri duri, sarebbero capaci di ritrovarmi in cinque minuti. 
E comunque, qui, non si sta poi tanto male. Ho fatto una lunga nuotata, stamattina. Il mare è cristallino. Mentre nuotavo mi sono sentito quasi felice. Quasi, eh.
Ho fatto la lista di ciò che mi occorre per i prossimi due mesi (ci pensi tu?):

1) nuove tavolozze, nuovi colori, nuovi pennelli
2) trenta casse di birra e trenta bottiglie di vino rosso
3) almeno venti romanzi
4) due bonsai
5) dischi di musica africana
6) un computer portatile
7) una station wagon di seconda mano
8) una macchina fotografica
9) dell’erba
10) cibo per Pippo

Appena puoi, raggiungimi.
Se trovi difficoltà con la musica africana, pazienza. Vanno bene anche i dischi di Ray Charles.
Grazie.
Un abbraccio
Y.








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